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Tom Hanks con "Tipi non comuni"

Tom Hanks è stato da Fazio domenica sera e io ho adorato tutto di lui.  Proprio per questa sua apparizione per presentare il film "The Post" ricordiamo anche il suo libro uscito qualche mese fa. Tom Hanks ha cominciato a scrivere questa raccolta di racconti nel 2015.  “ Nel frattempo ho girato film a New York, Berlino, Budapest e Atlanta e ho sempre scritto mentre lavoravo. Ho scritto in albergo durante i tour di lancio dei film. Ho scritto in vacanza. Ho scritto sugli aerei, a casa, e nel mio studio. Quando ho potuto permettermi un impegno regolare ho scritto la mattina, dalle nove all’una. ”  A scatenarlo così la passione per le macchine per scrivere che colleziona da tempo. In questi diciassette racconti la presenza dell’oggetto tanto amato è forte e chiara, sia per la vista che per l’udito.  Che cos’hanno in comune una ragazza che non sa cosa fare di sé, un uomo anziano ricchissimo e annoiato, in cerca di emozioni da pagare a suon di milioni di dollari, u

"120, Rue de la Gare" di Léo Malet.

Torna in libreria il 25 Gennaio, grazie alla Fazi , uno dei capolavori di Léo Malet : la prima apparizione dell’affascinante Nestor Burma , autentico mito moderno, detective sciupafemmine dalla lingua tagliente. Uno che la pistola ce l’ha ma preferisce usare il cervello. Un romanzo che non può mancare nelle librerie di chi colleziona la serie, ma anche un’ottima occasione per fare la conoscenza del detective anarchico e delle sue avventure. Nestor Burma deve scoprire l’assassino di Bob Colomer, suo socio all’agenzia investigativa Fiat Lux. C’è la guerra, Burma è appena tornato dal campo di prigionia e vede per caso Colomer davanti alla stazione di Perrache. Proprio quando i due si riconoscono e stanno per incontrarsi dopo tanto tempo, Colomer cade a terra, freddato da un colpo di pistola. Prima di morire riesce però a sussurrare all’amico un indirizzo: 120, rue de la Gare . Lo stesso che Burma aveva sentito ripetere all’ospedale militare da un prigioniero colpito da amnesia

"Coco", il nuovo film della Disney Pixar.

E' un bellissimo e coloratissimo film ed è consigliata per la visione una vagonata di fazzoletti. 😍😢 Coco ci porta in un variopinto villaggio messicano, animato dai preparativi per il Dìa de Muertos e dalla musica delle orchestrine che inonda le strade. Il dodicenne Miguel vorrebbe immergersi nei festeggiamenti strimpellando la sua chitarra, ma sulla famiglia Rivera aleggia una maledizione che impedisce ai componenti di imbracciare strumenti musicali. Il divieto, imposto decenni prima dalla bisnonna Imelda, non riesce a tenere Miguel lontano da corde e arpeggi. Né lo frena dal venerare e imitare le melodie del suo cantante preferito, il leggendario Ernesto de la Cruz. Destinato a raccogliere l'eredità familiare ed entrare nel business delle calzature, il ragazzino preferirebbe incorrere nell'ira degli antenati piuttosto che incollare suole e lucidare scarpe per la vita. Così, nel giorno della festa che celebra i defunti, trafuga la chitarra magica appartenuta al