Noemi ieri sul palco del Festival di Sanremo 2021 ha presentato "Glicine".
Questo è il sesto Sanremo per la brava e bella Noemi che con il suo nuovo brano arriva subito sul podio della prima serata, è seconda nella classifica provvisoria.
Questo è un periodo di rinascita professionale e personale per Noemi come ha raccontato su Vanity Fair qualche giorno fa.
Rinascita che "Glicine" rappresenta in pieno e ancora di più il suo nuovo album "Metamorfosi" che esce il 5 marzo.
"Glicine", scritto da Ginevra Lubrano, Francesco Fugazza, Tattroli e Dario Fainiparla, parla di un amore difficile, della sofferenza e della difficoltà di una donna davanti alla fine di questo amore.
Ma parla anche della fragilità e della rinascita rappresentata dal fiore “Glicine” che sembra delicato e gracile, ma ha radici fortissime e resistenti.
Come ha spiegato Noemi raccontando la sua canzone: “Al primo ascolto può sembrare una canzone che parla di una storia d’amore finita, ma poi alla fine io mi sento molto vicina alla fragilità di questo sentimento che viene raccontato, al buio e poi alla nascita di quella luce e di quella forza”.
Trovate sotto il testo e il video clip del brano, diretto da Attilio Cusani.
Il testo della canzone:
Mi dici che
Che non funziona più
Siamo soli adesso noi
Sopra a un pianeta blu
E quando arriva sera
Invadi la mia sfera
Non è la primavera
Che non sento da un po’
Non sento da un po’
I brividi sulla mia pelle,
Il tuo nome fra le stelle
Sembra ieri,
Sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Scommetto che
Ora non prendi più
L’abitudine di far
Sempre come vuoi tu
E quando arriva sera
Mi manca l’atmosfera
Non è la primavera
Sembra ieri, sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti
Forse è solo che mi manca parte
Di un passato lontano come Marte
Tu cosa dirai vedendomi arrivare
Quando ti raggiungerò
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Ora che
Non posso più tornare
A quando ero bambina
Ed ero salva da ogni male
E da te, da te, da te
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