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Nuova edizione di "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Erich Maria Remarque con illustrazioni di Marco Cazzato.



Nel gennaio del 1929 fu pubblicato per la prima volta Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque, un romanzo storico che narrava la drammaticità della prima guerra mondiale attraverso gli occhi di un soldato tedesco.

Oggi 3 Dicembre esce in libreria una nuova edizione Neri Pozza, con illustrazioni di Marco Cazzato.

Il libro è considerato un capolavoro della letteratura, l'autore attraverso la sua penna ha raccontato la paura e l'inquetudine di giovani ragazzi catapultati nell'inferno delle trincee lontani dalle loro case e dai loro affetti più cari.

La sinossi:
Kantorek è il professore di Bäumer, Kropp, Müller e Leer, diciottenni tedeschi quando la voce dei cannoni della Grande Guerra tuona già da un capo all'altro dell'Europa. Ometto severo, vestito di grigio, con un muso da topo, dovrebbe essere una guida all'età virile, al mondo del lavoro, alla cultura e al progresso. 

Nelle ore di ginnastica, invece, fulmina i ragazzi con lo sguardo e tiene così tanti discorsi sulla patria in pericolo e sulla grandezza del servire lo Stato che l'intera classe, sotto la sua guida, si reca compatta al comando di presidio ad arruolarsi come volontari. 

Una volta al fronte, gli allievi di Kantorek - da Albert Kropp, il più intelligente della scuola a Paul Bäumer, il poeta che vorrebbe scrivere drammi - non tardano a capire di non essere affatto «la gioventù di ferro» chiamata a difendere la Germania in pericolo. 

La scoperta che il terrore della morte è più forte della grandezza del servire lo Stato li sorprende il giorno in cui, durante un assalto, Josef Behm - un ragazzotto grasso e tranquillo della scuola, arruolatosi per non rendersi ridicolo - viene colpito agli occhi e, impazzito dal dolore, vaga tra le trincee prima di essere abbattuto a fucilate. Nel breve volgere di qualche mese, i ragazzi di Kantorek si sentiranno «gente vecchia», spettri, privati non soltanto della gioventù ma di ogni radice, sogno, speranza.

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