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"The Irishman" dal libro al film.


Quella che troverete sotto è la trama nel libro di Charles Brandt "I Heard You Paint Houses" edito dalla Fazi Editore col titolo "The Irishman" da cui è stato tratto il nuovo film di Martin Scorsese con un cast d’eccezione composto da Robert De Niro, Al Pacino, Harvey Keitel e Joe Pesci.
La sceneggiatura è di Steven Zaillian (Schindler’s List, Gangs of New York).
Il libro lo troverete in libreria dal 24 Ottobre, mentre il film distribuito da Netflix lo troverete al cinema solo il 4, 5 e 6 novembre, in streaming su Netflix dal 27 novembre.
Sotto la trama troverete anche il trailer nel film.

Narrazione di grande potenza, The Irishman è un viaggio monumentale attraverso i corridoi nascosti del crimine organizzato, le sue dinamiche interne, le rivalità e le connessioni con le alte sfere della politica: un grande classico della letteratura americana sulla mafia.
La scomparsa di Jimmy Hoffa, leggendario leader sindacale, definito «l’uomo più potente degli Stati Uniti dopo il presidente» dal suo oppositore Robert Kennedy, è uno dei più grandi misteri della storia americana e ha ossessionato l’opinione pubblica del paese per decenni. 
Arrivato talmente in alto da intrattenere rapporti con la mafia e con le più importanti cariche dello Stato, Hoffa era un personaggio scomodo a molti uomini, politici e criminali. 
Fu visto l’ultima volta il 30 luglio 1975 e il suo corpo non fu mai ritrovato. 
Frank Sheeran, detto l’Irlandese – uno degli unici due non italiani nella lista dei ventisei personaggi di maggior spicco della criminalità organizzata americana stilata da Rudy Giuliani –, prima di morire chiede di confessare tutti i suoi crimini. 
Nel corso di svariati anni di interviste rilasciate a Charles Brandt, noto procuratore che ha condotto innumerevoli inchieste sulla malavita americana, l’Irlandese rivela il suo coinvolgimento in più di venticinque omicidi, tra cui quello di Jimmy Hoffa. 
Racconta anche la storia della sua vita: figlio della Grande Depressione, fu soldato in Italia durante la seconda guerra mondiale e, una volta tornato in patria, divenne uno dei più fidati sicari della Cupola di Cosa Nostra. 
Basandosi sulle sue parole, la penna di Brandt dà vita a un racconto epico, che si conclude con delle scottanti rivelazioni inedite sul coinvolgimento della mafia nell'assassinio dei Kennedy. 


 

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