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Victoriana, Maschere e miti, demoni e dèi del mondo vittoriano di Franco Pezzini

L'età vittoriana rappresenta una sorta di Paradiso Perduto dell'immaginario dove personaggi come l'Alice di Carroll e Sherlock Holmes, Dracula, Carmilla e Jack Lo Squartatore, Jekyll e Hyde, Tess dei d'Urbervilles, gli eroi dei penny dreadful e magari dello steampunk più una pletora di fantasmi (si tratta in fondo dell'età d'oro della ghost story) incontrano scrittori, pittori, uomini di scienza, attivisti sociali, occultisti ed esploratori di tutta una storia reale, vissuta in carne e ossa tra i vicoli nebbiosi di Londra e le più lontane lande esotiche. 
Una dimensione evocata da romanzi d'epoca e ricostruzioni odierne, quadri, fumetti e film (magari quelli gotici Hammer, rigorosamente vittoriani per costumi e fremiti allusivi); qualcosa che assume forme e aspetti peculiari nel nostro immaginario. 
Alcune epopee sono notissime, ma tra le loro pieghe c'è molto più da scoprire di quanto spesso banalizzato; e tante altre restano poco conosciute, o magari a livello di ipotesi da inseguire. 
Tanto più che quella vittoriana è una lente che può condurci, come viaggiatori in un'età tanto avventurosa, a esplorare punti di vista differenti sulla storia del mondo ufficiale, e che da tale angolatura riesce a trasmettere un significato e un sapore particolare. 
Le dee antiche della pittura preraffaellita tra alcove e imbarazzanti antichità, il Medioevo di Robin Hood al filtro del teatro, la Restaurazione coi suoi libertini ormai tanto deprecati...

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