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"I Giorni sospesi" di Anna Hope

E' uscito "I Giorni sospesi" di Anna Hope, romanzo dedicato al centenario della grande guerra.
Per Anna Hope questo libro è il suo romanzo d'esordio ed ha ottenuto grande successo di pubblico e critica.
E' entrato nella Top Ten del Times, è stato selezionato dalla catena di librerie Barnes & Noble tra i migliori esordi del 2014 ed è stato
finalista ai National Book Awards inglesi.
È ora in corso di pubblicazione in 12 Paesi.  
Londra, 1920. La Grande Guerra è finita da due anni, ma ha lasciato cicatrici indelebili, nei corpi e nell'anima. Nei cinque giorni che precedono l'anniversario dell'armistizio, la città si prepara a una grande cerimonia per rendere omaggio al Milite Ignoto: è l'emblema di tutti i caduti, ma per ogni donna – madre, moglie o sorella che sia – quel soldato ha un nome ben preciso. Ada non si rassegna alla lettera che le annunciava la morte del fi glio in battaglia. A lei sembra di vederlo tutti i giorni, a ogni angolo di strada, ed è convinta che sia ancora vivo. 
 A Evelyn, le trincee hanno strappato il suo unico, grande amore. Ora, come per punirsi di essergli sopravvissuta, si costringe a lavorare all'Ufficio pensioni, a contatto con i reduci. Nemmeno la presenza del fratello riesce a darle conforto: da quando è tornato dal fronte, non è più lo stesso. Hettie ci è cresciuta, nell'atmosfera opprimente della guerra. Adesso che ha diciannove anni, freme dal desiderio di scrollarsela di dosso, di iniziare a vivere. 
Fa l'insegnante di ballo al Palais de Danse per sei pence a valzer, e lì, una sera, incontra un uomo ricco e affascinante, da cui si sente attratta e al tempo stesso impaurita: c'è qualcosa di inafferrabile in lui. Ada, Evelyn e Hettie non si conoscono, ma un fi lo sottile le unisce a loro insaputa: una verità che lega gli uomini della loro vita, un segreto inconfessabile che risale al tempo della guerra. Nel corso di cinque giorni cruciali, quel segreto inizierà lentamente a emergere, rischiando di sconvolgere ogni loro certezza, ma anche, finalmente, di spezzare i lacci che le imbrigliano al passato. Perché soltanto quando avranno fatto pace con i ricordi potranno finalmente aprirsi alla vita.

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